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Trekking

Sulle creste delle Orobie Camune

  • Durata complessiva: 6:00
  • Difficoltà: EE

Un’escursione impegnativa che percorre le creste delle Orobie Camune dal Passo del Sellero al Piz Tri.

L’emozione di camminare lungo facili creste è impagabile. Ci troviamo nella catena della Orobie, quella più a Est del gruppo a cavallo tra Valtellina e Val Camonica.
Forse queste sono le Orobie meno frequentate, spesso il sentiero non è altro che una traccia che si snoda tra selle, creste e cime che spesso non hanno un nome segnato sulla carta.

L’itinerario che vi proponiamo parte dal Passo Sellero e giunge al Piz Tri, il pizzo più orientale della catena che scende a Edolo. Il rifugio Tagliaferri è un comodo punto di riferimento per spezzare in due giorni il lungo percorso. E’ necessario parcheggiare due auto. Una a Forno di Loveno e l’altra al Passo di Faet per rientrare il 2° giorno.

Si parte poco sopra Forno di Loveno per entrare nella Valle del Sellero. Un parcheggio è facilmente individuabile vicino al ponte attraversato dalla provinciale per il passo Vivione. Si segue il sentiero 164 che per la prima parte è su strada sterrata fino alla malga Sellero. Dopo la malga il sentiero diventa sempre meno evidente fino a terminare con dei tornanti sotto il Passo Sellero. 3 ore dal parcheggio.

Raggiunto il passo ci si congiunge con il sentiero 104 “Sentiero 4 Luglio” che proviene dal Rifugio Torsoleto. Si imbocca il sentiero sulla destra e si prosegue in cresta verso il vicino Monte Cuvegla 2614m (45min). Dalla cima del Cuvegla è possibile ammirare l’intero percorso oltre il Bernina a Nord-Ovest e l’Adamello a Est. Questi panorami faranno compagnia per tutto il percorso.

Si scende dal Cuvegla mantenendosi in cresta sempre in direzione Est. Si raggiunge quindi il Passo Torsoleto 2584m in circa 20 minuti e il vicino Bivacco Davide Salvadori. Dal Bivacco si gode di un’ottima visuale sulla selvaggia Val di Piccolo, una laterale della Val Brandet che sale da Corteno Golgi.

Poco più avanti, superato il bivacco si giunge al bivio con il sentiero 160 che porta al Rifugio Nani Tagliaferri, posto 200m più in basso, punto tappa del primo giorno. (4/5 ore dal parcheggio).

Il secondo giorno di parte presto la mattina. Si prende nuovamente il sentiero 160, questa volta in salita, per riprendere il bivio con il sentiero 107 poco sotto le pendici della vetta del Monte Torsoleto.
Giunti al bivio si prosegue sulla destra in direzione Est verso il Monte Palone di Torsolazzo 2670m che si raggiunge in c.a. 1 ora.

Da qui parte un lungo percorso che rimane in quota con continui sali e scendi e cambi di versante che permettono di aggirare le cime e di traguardare il passo di Cadino e successivamente il passo di Salina. (2437m).

Dal passo di Salina inizia la parte più divertente dell’itinerario, con brevi passaggi esposti, roccette e pendii erbosi che si alternano fino alla cresta del Monte Palone di Bondone. Dalla cima della montagna si vede la nostra destinazione il Piz Tri.

Ora su pendii erbosi, con continui sali e scendi si raggiunge la vetta panoramica del Piz Tri, il più orientale della catena orobica. Sotto di noi troviamo Edolo e Malonno. Di fronte il massiccio granitico dell’Adamello.

Qui termina il sentiero 107. Per scendere a Loritto si prende il sentiero 195A per passo Faet dove abbiamo lasciato precedentemente una seconda auto. C.a. 5/6 ore dal rifugio Torsoleto.

Immagini
Tempo di percorrenza

5 ore 1° giorno

6 ore 2° giorno

Inizia l’avventura Informazioni utili per affrontare l’escursione proposta

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