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Trekking

Selvagge Orobie Valtellinesi

  • Durata complessiva: 7:00
  • Difficoltà: EE

Dalla Val Madre alla Val Cervia alla scoperta di due valle solitarie delle Orobie Valtellinesi.

Questo che stiamo per proporvi è un itinerario piuttosto lungo, in parte percorribile in bici, che si snoda tra le valli meno frequentate del Parco delle Orobie Valtellinesi.
La Val Cervia nasce sopra Cedrasco, la val Madre si dirama da Fusine, due borghi posti a metà della Valtellina non lontano da Sondrio.
Entrambe le valli nascondono alpeggi, utilizzati ancora oggi. La Val Cervia è una lussureggiante vallata che si presenta con la classica forma ad “U” lasciato dai ghiacciai.
Già nel 1880 la sezione valtellinese del CAI descriveva la mulattiera che sale a Zig-Zag da Cedrasco, attraverso i boschi di latifoglie, prima e poi le peccete sopra i pascoli di Foppa e Campelli fino all’alpe Arale.
La valle, come la Val Madre è compresa integralmente nel Parco delle Orobie Valtellinesi che ne custodisce fauna, qui frequente, e flora. Tra gli animali che possiamo incontrare lungo il nostro cammino verso Passo Valbona sono il camoscio, il picchio nero e la civetta capogrosso.

Gran parte del territorio della Val Cervia si trova all’interno del Parco delle Orobie Valtellinesi (da quota 1000 m fino a 2600 m s.l.m., dove confina con la provincia di Bergamo) ed è oggetto di numerose gite estive di estimatori della flora e della fauna orobica. Qui nidificano gli splendidi picchio nero e civetta capogrosso.
L’itinerario ad anello proposto parte da Credrasco, attraversa la Val Cervia per poi saltare in Val Madre per raggiungere il Rifugio Dordona. Il secondo giorno si scende per la val Madre fino a Fusine e si rientra per sentiero a Cedrasco chiudendo l’anello. (E’ possibile con due auto, salire fino a Buglio in Val Cervia e rientrare alla seconda auto precedentemente parcheggiata a Dosso).

Entrambe le valli custodiscono una breve storia mineraria. Il materiale ferroso ricavato dalla rocce della testata della Val Cervia veniva, tramite mulattiera, portato in Val Madre, dove veniva pre lavorato e poi portato a valle.
Il passo Dordona in Val Madre è stato per molti secoli piuttosto trafficato in quanto, dopo il passo San Marco, è il secondo in altitudine quindi più facile da percorrere per l’epoca. Ancora oggi troviamo in valle i resti dell’antica mulattiera.

Il percorso da Buglio si sviluppa su una comoda strada sterrata fino all’alpe Publino. (c.a. 2 ore e 30 min da Buglio, 2 ore da Arale in auto con permesso). Da Publino si risale la sponda sinistra idrografica della valle per guadagnare il dislivello di circa 300m fino al passo di Valbona. (2318m).
Da qui si scende fino a quota 1980m fino al bivio seguendo l’indicazione a sinistra del GVO (Gran Via delle Orobie) e per rifugio Dordona (2 ore da Publino).
Il sentiero ora segue tutta la testata valle volgendo man mano verso destra e portandosi in leggera salita fin sopra il Rifugio Dordona. (E’ possibile individuare alcune tracce che tagliano sotto l’evidente strada per il Passo Dordona che portano direttamente al rifugio evitando le perdite di dislivello). (5/6 ore dal parcheggio).

Il secondo giorno si può salire al passo Dordona per una veloce visita e poi ridiscendere l’intera Val Madre. In testata valle e al passo è possibile scorgere le vecchie trincee della linea difensiva Cadorna risalente alla I Guerra Mondiale.
La discesa dal Rifugio Dordona fino a Fusine richiede 4 ore di tempo c.a. (compresa la variante al passo).
Se abbiamo lasciato l’auto a Buglio e non vogliamo scendere fino a Fusine è possibile chiudere l’anello affrontando il passo Vendullungo 2110m (2 ore dal rifugio) che permette di svalicare nuovamente in Val Cervia e rientrare sulla via di salita del giorno precedente all’altezza della Baita Valcervia.

Immagini
Tempo di percorrenza

6 ore al giorno c.a.

26km (escluso tratto tra Arale e Buglio)

Dislivello complessivo

1560m (escluso tratto stradale Arale e Buglio se si utilizzano 2 auto).

2057m dislivello (in 2 giorni) passando per il Passo di Vendullungo

Inizia l’avventura Informazioni utili per affrontare l’escursione proposta

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